2/Progetto di stage

Un passo indietro: il progetto professionale

Infatti la fase di ricerca e di pianificazione dello stage non è il primo aspetto da considerare. Prima occorre aver maturato un progetto professionale, o un’idea di progetto, che lo stage aiuterà a verificare.  Questa è la condizione necessaria per poter cercare quello che ti serve, per poterlo contrattare, monitorare e farne una corretta valutazione a fine esperienza.

Si tratta in pratica di compiere una serie di passaggi mentali, magari utilizzando qualche strumento, che ti aiuti a tenere sottocontrollo i fattori che, se ignorati, possono condizionare il pieno successo dello stage. Ma che cos’è un obiettivo/progetto professionale?
Molto semplicemente lo possiamo definire come la mediazione più vicina tra ciò che professionalmente si desidera realizzare (quale professione o mestiere vorresti esercitare) e ciò che la realtà esterna (le tue conoscenze, il mercato del lavoro, lo stato dell’occupazione nella regione dove vivi, ecc.) ci permette di realizzare in quel momento.

Per riuscire a definire il nostro professionale, occorre quindi:

  1. affrontare e capire le nostre motivazioni;
  2. fare un percorso di autovalutazione rispetto:
    1. alle nostre risorse personali;
    2. ad eventuali bisogni di formazione ulteriore
  3. impegnarsi nella ricerca di informazioni sul mercato del lavoro, sulle professioni, sulla legislazione di accesso al lavoro;
  4. mettere a confronto ipotesi diverse per stabilire le nostre priorità.

Per tante ragioni, la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi ha una vaga idea del lavoro che vorrebbe intraprendere, pochi sanno con discreta precisione in quale settore del mercato vorrebbero inserirsi e, quindi, quali competenze/capacità dovrebbero migliorare attraverso l’esperienza lavorativa.

 

Le competenze. Una serie di risorse che si costruisce nel tempo

Le competenze sono, infatti, un bagaglio prezioso che portiamo con noi durante la vita lavorativa: sono un insieme di comportamenti che si possono osservare e valutare, si possono possedere in grado minore o maggiore e possono essere incrementati attraverso l’apprendimento.  per comodità si è soliti sudddividere le competenze in :

  • competenze di base che raggruppano le conoscenze e le abilità legate all’ambito dell’informatica, delle lingue straniere, ma anche all’organizzazione aziendale, alla qualità, alla sicurezza e alla normativa sul lavoro
  • competenze tecnico professionali che indicano l’insieme delle conoscenze e abilità tipiche della professione che viene svolta
  • competenze trasversali che si riferiscono all’insieme delle abilità che consentono di diagnosticare problemi e situazioni, di relazionarsi con persone e oggetti, di affrontare efficacemente problemi e situazioni.

Durante la vita lavorativa ognuno di noi, a seconda della mansione svolta, le acquisisce tutte in maggiore o minor misura.
Ma l’azienda, fin dal nostro ingresso nel mondo del lavoro, potrà chiederci di essere:

  • disponibili al cambiamento
  • orientati al raggiungimento di un risultato

ma anche in grado di:

  • assumerci delle responsabilità
  • avere buone capacità relazionali e saper lavorare in gruppo
  • organizzare il nostro lavoro
  • avere buone conoscenze tecnico-professionali

Il percorso che ti propongo nel project lab – con il toolbox 1 – utilizzando alcuni questionari, schede e la ricerca mirata di informazioni, ti aiuta a definire:

  • chi sei professionalmente (cioè su quali punti di forza puoi contare e quali devi ancora sviluppare)
  • coas ati piace, ti interessa e ti motiva
  • dove desideri arrivare (cioè quale meta finale ti sei data/o come obiettivo da raggiungere)

Partendo da queste consapevolezze potrai affrontare nel migliore dei modi l’idea di uno stage.

 

Qual è lo stage che fa per te?

Lo stage può trasformarsi in un’ottima occasione per riflettere sul proprio orientamento professionale oltre che per imparare sul campo aspetti nuovi e interessanti di un lavoro; si viene inseriti, infatti, in una organizzazione produttiva e si apprende lavorando. In questo senso lo stage è sempre un ‘esperienza sia informativa sia orientativa, quello che cambia tuttavia è l’obiettivo che ci motiva a fare uno stage all’estero, per cui diventa essenziale capire che cosa vuoi portare a casa da questa esperienza:

  1. se hai già abbastanza chiaro il tuo progetto professionale, hai la necessità di trovare un’azienda all’interno della quale poter svolgere specifiche attività coerenti con le competenze/capacità che vuoi accrescere. In questo caso l’obiettivo del tuo stage sarà soprattutto formativo
  2. se invece desideri realizzare uno stage all’estero per verificare, osservare, acquisire informazioni rispetto a un settore professionale che ti attira ma che non conosci in modo approfondito, sarà importante ricercare quelle aziende che, per il settore in cui operano o per le figure professionali che utilizzano, possono aiutarti a chiarire il tuo progetto.  L’obiettivo del tuo stage sarà, in questo secondo caso, soprattutto orientativo.

Sappi che non esiste uno stage che, in assoluto, sia migliore degli altri ma esiste lo stage che, in assoluto, è il più vicino ai tuoi obiettivi, il più adatto alle tue caratteristiche e capacità professionali, quello che meglio degli altri, in definitiva, può davvero arricchire e dare un significato importante al tuo curriculum professionale.

Possiedi già un tuo progetto professionale?

Nel Project lab, al toolbox 1 trovi  un percorso che ti aiuterà a esplorare le tue capacità/competenze e i tuoi desideri professionali.  Se ti accorgi che la compilazione delle schede proposte ti crea difficoltà o desideri avere uno scambio di opinioni, qui troverai diversi modi per interagire; in ogni caso, in qualsiasi servizio di orientamento puoi chiedere un confronto con operatori esperti. Dove? Presso la tua scuola o recandoti al servizio orientamento della tua università, oppure presso i servizi provinciali o regionali di orientamento o anche allo sportello Informagiovani del tuo quartiere.

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[Image source: Alexandra]

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